Cosa è e come si misura il Danno Biologico?

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Adism e il Danno Biologico.

Il danno biologico consiste nella lesione dell’interesse, costituzionalmente garantito, all’integrità fisica della persona. All’interno della categoria del danno non patrimoniale, il danno biologico consiste nell’ordinaria compromissione delle attività quotidiane. Più precisamente, il danno biologico è la conseguenza della lesione psico-fisica che compromette le normali attività quotidiane, le quali possono dividersi in due gruppi: conseguenze standard che accomunano la condizione di tutte le persone che subiscono quel tipo di lesione e  conseguenze eccezionali che si verificano in quel caso concreto e rendono la condizione della vittima unica, peculiare e non comune alla generalità delle persone che subiscono la stessa lesione.

Le conseguenze standard sono comprese all’interno del punto percentuale previsto dalle tabelle e vengono liquidate sulla base della semplice allegazione; le conseguenze eccezionali, invece, vengono liquidate attraverso un aumento personalizzato del risarcimento, sulla base dell’allegazione e della specifica prova delle circostanze peculiari che consentono, nel caso concreto, di giustificare l’aumento.

Il danno tanatologico è la forma più grave di danno biologico, anche se, per certi versi, non è quello che dà maggior diritto ad indennizzi, sotto il profilo della risarcibilità.

Documentazione

Considerazioni medico legali in tema di risarcimento del danno terminale

Sulla scorta di recenti studi emersi presso l’Osservatorio del Tribunale di Milano in relazione ai criteri di risarcibilità iure hereditatis del danno da lucida agonia o catastrofale (sofferenza morale) è necessario esprimere alcune considerazioni in merito alle proposte liquidative di quello che l’Osservatorio definisce, nel suo complesso, come DANNO TERMINALE

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