Una legge per la tutela del pedone
Una Legge per la tutela del pedone Carissimi lettori, visto quello che capita a chi subisce un incidente a piedi, più o meno grave, non esiste certezza nel pagamento del danno, se non si è assistiti da avvocati per incidenti stradali. Anche per quanto riguarda l’assistenza per le cure dovute a seguito di un trauma stradale, se la persona infortunata non ha denaro proprio per curarsi, finisce per accettare la primissima offerta dell’assicurazione. Per tale motivo sono scesa in campo per fare nascere una legge per la tutela del pedone che riporti lesioni gravi per investimento automobilistico. Ringrazio L’Associazione Difesa Infortunati Stradali per il supporto ricevuto, la divulgazione delle norme sulla sicurezza stradale e l’assistenza legale gratuita a chi riporta lesioni gravi in un incidente. L’assicurazione dell’investitore deve carico di tutti i costi per le cure Il pedone investito può riportare gravi lesioni che comportino il risarcimento del danno esistenziale e del macro danno. In queste situazioni spesso si ha anche un danno estetico e la necessità di rivolgersi a strutture private per le proprie cure. Il danneggiato, quando non è responsabile dell’incidente, si trova costretto a pagare in prima persona i medici anticipando tutti i costi anche per terapie e cure diagnostiche. Ulteriore problema spesso nasce per il rimborso delle spese mediche anticipate che devono essere rimborsate dall’assicurazione del responsabile. Ove l’assicurazione anticipi direttamente le spese mediche all’infortunato, si eviterebbe ogni contestazione, superando il problema di dovere dimostrare la congruità e il nesso di causalità delle spese mediche sostenute. Regolamentazione della tempistica dei semafori Con una legge per la tutela del pedone si chiede anche di verificare i tempi di percorrenza dei semafori negli attraversamenti pedonali. Ciò tenuto conto che una buona parte dei semafori in prossimità delle strisce pedonali agisce troppo velocemente per consentire l’attraversamento da parte di chi è a piedi. Infatti, molto spesso, già a metà percorso il semaforo diventa giallo e subito rosso, mettendo così a rischio la vita del pedone che sta attraversando. Gli incidenti stradali con semaforo rosso coinvolgono spesso il pedone, purtroppo spesso con conseguenze gravissime in termini di lesioni fisiche. Le strisce pedonali devono essere ben visibili Le strisce pedonali devono una speciale vernice fluorescente e catarifrangenti come è stato segnalato con una legge per la tutela del pedone da noi presentata. Gli attraversamenti pedonali devono essere segnalati e ben visibili anche con pioggia, nebbia e buio. La visibilità delle strisce pedonali è fondamentale per fare in modo che chi sta al volante non abbia scusanti di non vederle, o dare colpe al pedone. Misure anche in termini di sanzioni devono essere prese anche verso chi ha l’abitudine di considerare le strisce pedonali parcheggi pubblici. Una legge per la tutela del pedone per proteggere i marciapiedi I marciapiedi devono essere dedicati solo per chi cammina a piedi e devono essere protetti. Bisogna salvaguardare i diritti del pedone in ogni modo possibile. E’ possibile aumentare la sicurezza per chi è a piedi con appositi paletti che delimitino l’area pedonale, che in caso di incidente aiutano a lenire l’impatto tra il mezzo investitore ed il pedone, salvandogli la vita ed impedendo lesioni più gravi. Inoltre bisogna vietare che i marciapiedi vengano percorsi da monopattini e biciclette, che devono circolare in corsie loro dedicate. I marciapiedi dovrebbero essere messi in sicurezza anche con la pavimentazione, spesso sconnessa per cattiva manutenzione stradale. Questo serve molto per la sicurezza degli anziani e dei disabili, di donne e bambini, ciò per evitare contestazioni al Comune di appartenenza e non dovere provare la responsabilità a seguito di cadute per marciapiedi sconnessi. L’illuminazione deve garantire la sicurezza del pedone Il problema della carenza di illuminazione delle strade è una delle cause principali di incidenti notturni. Per evitare incidenti, spesso purtroppo con conseguenze fatali, bisogna garantire l’illuminazione dei tratti percorribili a piedi anche per la tranquillità di chi visita le nostre città. Una legge per la tutela del pedone non può non tenere conto che gli incidenti più gravi e gli incidenti mortali avvengono nella fascia oraria notturna e spesso sono dovuti anche alla mancanza di illuminazione delle strade. Una legge per la tutela del pedone da investimento di moto, motorini, monopattini e biciclette Moto, motorini, monopattini e biciclette devono imparare, come ogni singolo automobilista, a rispettare le segnaletiche ed i semafori, poichè non hanno un diritto di precedenza quando scatta il semaforo verde per il pedone. Specialmente i monopattini devono avere un contrassegno di riconoscimento, che possa consentire di individuarli in caso di incidente e devono essere coperti da un’assicurazione. Non possono correre anche sui marciapiedi e investire chi sta transitando a piedi, spesso purtroppo abbandonando il monopattino pere fuggire. Per mancanza di senso civico come troppo spesso capita, senza soccorrere chi hanno investito, senza essere perseguiti civilmente e penalmente in caso di loro responsabilità nel ferimento, o uccisione di un pedone. Michela Turco per Adism Associazione Difesa Infortunati Stradali Responsabile Nazionale Pari Opportunità Unione Cristina Responsabile Nazionale nascita legge Diritto tutela del Pedone