Danno da morte, quando va risarcito?
Il Presidente nazionale di Adism, Avvocato Gianluca Sposato, con esperienza in risarcimento di danni gravi e da morte, spiega cosa devono fare gli eredi per tutelare i propri diritti ai fini dell’indennizzo.
Il risarcimento per la morte di un familiare è sempre dovuto?
Se il decesso del familiare è imputabile a condotta di terzi si.
La morte di un familiare, quando avviene per colpa altrui, a livello giuridico ha conseguenze sia in ambito penale che in ambito civile.
Tralasciando gli aspetti di carattere penale, di cui è lo Stato nella persona del Pubblico Ministero a farsi portatore, il risarcimento del danno trova tutela in sede civile nell’art. 2043, per cui chiunque cagiona ad altri un danno è tenuto a risarcirlo, che determina il diritto al risarcimento del danno anche agli eredi per il danno conseguente alla morte del loro familiare.
Tale aspetto, nell’immediatezza del dolore e vuoto che si viene a creare, non sempre viene preso in considerazione ed affrontato con sufficiente lucidità per la mancanza di affetto e sostegno venutasi a creare.
Rivolgersi ad Adism ed esporre dettagliatamente il proprio caso rappresenta la scelta migliore per salvaguardare i propri diritti, ricevere l’assistenza ed il sostegno psicologico necessari, ma soprattutto il supporto legale dei migliori avvocati e medici legali del settore per esperienza e professionalità che, grazie alla convenzione Adism, operano senza anticipo di spese, garantendo la gratuità dei servizi offerti nella fase iniziale e fino a conseguimento del risultato.
In quali casi la morte di un familiare da diritto al risarcimento del danno?
I casi che Adism ha esaminato sono molteplici, noi siamo specializzati nel risarcimento del danno nella sua componente globale, in particolare il danno da morte, il danno per la perdita di un familiare, sia in incidenti stradali, che purtroppo rappresentano la prima causa di mortalità tra i più giovani, sia per morti in sala operatoria e decesso ospedaliero, decesso per ritardo nella diagnosi, errato intervento medico, mancata erogazione di cure mediche, danni da esalazioni velenose e tossiche, come per l’Ilva a Taranto.
Il nostro compito è di assistere gli eredi della vittima morta per colpa altrui ai fini di tutelare i loro diritti e conseguire il risarcimento di tutti i danni subìti, tenuto conto che nel nostro ordinamento giuridico il risarcimento del danno ha una funzione riparatoria e non satisfattiva e che non esiste alcun risarcimento che possa riparare al dolore per la perdita di un familiare.
In che misura il danno da morte di un familiare deve essere risarcito?
Innanzi tutto bisogna distinguere il danno non patrimoniale dal danno patrimoniale.
Se con il primo si intende il danno connesso alla perdita della vita e, dunque, la mancanza ed il vuoto venutisi a creare per il fatto illecito altrui; il danno patrimoniale è riferito alla perdita della forza lavoro e, dunque, dell’apporto economico nel nucleo familiare a causa della morte del proprio caro.
La misura del danno dipende da varie componenti a cominciare dall’età della vittima e degli aventi diritto, dal grado di parentela e dalla convivenza, o meno, per quanto attiene al danno strettamente non patrimoniale.
Per quanto riguarda, invece, il danno patrimoniale occorrerà fare riferimento, più che all’attività lavorativa, alla capacità reddituale della persona rimasta uccisa.
Chi paga i danni per la morte di familiare?
Se esiste una copertura assicurativa sono le compagnie di assicurazione, per questo è richiesta una competenza specifica dell’avvocato, oltre che in diritto civile e responsabilità civile, specificamente in materia assicurativa.
Il responsabile in solido una volta accertata la sua responsabilità è tenuto al pagamento dei danni liquidati dal giudice, o determinati a seguito dell’accordo raggiunto a seguito di trattativa.
Negli incidenti stradali essendovi l’obbligo di assicurazione con un massimale fino a 7.500.000,00 di euro l’assicurazione manleva e tiene indenne l’investitore responsabile della morte del familiare ucciso; per i veicoli non assicurati o i pirati della strada esiste un Fondo Vittime Garanzia della Strada e si applica una particolare procedura.
Nei casi di responsabilità medica, o malasanità, sono responsabili in solido la struttura ospedaliera, clinica o casa di cura, con il chirurgo o il medico responsabile del decesso ospedaliero, tenuto conto che anche in questi casi subentrano le coperture assicurative, per quanto le assicurazioni tendano nella maggior parte dei casi a tutelare i propri interessi e non volere pagare.
Per ricevere assistenza gratuita chiamare 347.8743614 o inviare mail info@adism.it