Come provare il danno odontoiatrico.

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Come provare il danno odontoiatrico?

Il paziente che ha subito danni  dal  dentista per cure  inappropriate,  particolarmente invasive, che potevano  essere evitate, o eseguite male  deve attenersi  a queste regole.

Adism ha ricevuto  segnalazione e sottoposto  ai  propri medici  legali  esperti in odontologia forense  casi  di cura canalare eseguita male per rottura dello strumento non rimosso nel canale che nel tempo ha creato infezione,  ascesso dentale e granuloma con  conseguente apicectomia non  riuscita e perdita del  dente, o l’esecuzione di un ponte invece di una capsula con compromissione e rotazione dei denti sani  vicini; in  alcuni  casi  è  stata riscontrata responsabilità  del  dentista anche per la devitalizzazione di  denti sani, estrazione di  denti che si  sarebbero potute evitare per l’esecuzione di  trattamenti inappropriati di impianto dentale con  compromissione della salute del paziente.

Come dimostrare la responsabilità del dentista?

In materia di responsabilità odontoiatrica, la condotta negligente del dentista che ha causato un danno al paziente, anche in termini di sofferenza, è ravvisabile sotto il duplice profilo della errata diagnosi e corretta esecuzione del trattamento medico.

A riguardo occorre precisare che ove le cure eseguite dal dentista derivino da un rapporto contrattuale, grava sul medico chirurgo dentista l’onere di dimostrare di non aver aggravato le condizioni del paziente (Cass. 5128/20).

In altre parole, il dentista che ha sottoposto il paziente, o la paziente, a trattamenti inutili e scorretti, o particolarmente invasivi, affinché possa escludersi la responsabilità odontoiatrica, deve dimostrare che i trattamenti eseguiti non abbiano cagionato un pregiudizio alla salute della paziente.

L’aggravamento delle condizioni di salute è valutabile e ascrivibile al sanitario sotto il profilo della causalità giuridica.

Norme che regolano la responsabilità odontoiatrica.

La responsabilità medica del dentista deriva sia da responsabilità contrattuale che extra contrattuale, con le diverse conseguenze in termini  di prescrizione dell’azione di  risarcimento  danni  e onere della prova.

Quando un paziente si rivolge ad un centro odontoiatrico e riporta lesioni, o compromissione della propria salute per cure eseguite male, per ottenere il risarcimento dei danni, deve rivolgersi ad un avvocato  esperto in  responsabilità  odontoiatrica, esporre il  proprio  caso e fare esaminare la documentazione.

Ove all’esito dell’accertamento eseguito da un odontoiatra forense le doglianze del  paziente vengano confermate e risulta dimostrabile sia il  danno  che la responsabilità del  dentista, l’avvocato procederà  a  quantificare  in termini economici la richiesta risarcitoria, tenuto conto  anche della sofferenza arrecata al paziente (danno morale) e delle spese necessarie per porre rimedio ai  danni  creati.

L’azione risarcitoria nei confronti della struttura odontoiatrica e del medico che ha eseguito l’operazione è condizionata al fallimento della procedura obbligatoria di  mediazione presso  struttura territorialmente accreditata.

La struttura odontoiatrica risponde a titolo di responsabilità contrattuale,  il dentista, invece, a titolo di responsabilità extracontrattuale, salvo il caso in cui abbia eseguito l’intervento di chirurgia orale nell’adempimento di un’obbligazione contrattuale assunta con il paziente.

Onere della prova del danno causato dal dentista al paziente.

Nel caso in cui il medico legale e l’odontoiatra forense abbiano riscontrato la responsabilità del dentista per inesatto adempimento della prestazione odontoiatrica il paziente deve dimostrare il nesso di causalità tra danno e l’errata prestazione medico odontoiatrica, attraverso la fattura o ricevuta fiscale della esecuzione dell’intervento e la comparazione dei referti radiologici eseguiti prima e dopo l’intervento.

Il paziente danneggiato dal  dentista  per avere diritto al risarcimento del danno deve fornire la prova:

  • del contratto (fattura intervento);
  • dell’aggravamento della situazione patologica, o dell’insorgenza di nuove patologie per effetto dell’intervento del dentista, come per esempio, il dolore nella masticazione;
  • del nesso di causalità tra la condotta od omissione del medico-dentista ed il danno da quantificarsi in termini di danno biologico.

Il medico dentista e l’odontoiatra per dimostrare di non essere responsabile e non avere arrecato danni al paziente deve fornire la prova:

  • del corretto adempimento ed esecuzione della prestazione odontoiatrica;
  • di avere operato con diligenza e che il danno lamentato dal paziente è stato causato da un evento imprevisto e imprevedibile;
  • in caso di inadempimento, dimostrare che esso non è stato eziologicamente rilevante.

Il paziente per avere diritto al risarcimento del danno deve dimostrare l’inadempimento qualificato del dentista.

Nell’ambito della responsabilità odontoiatrica, non assume rilievo qualunque inadempimento, ma solo quello che costituisce la causa o la concausa efficiente del danno patito dal paziente anche in termine di  dolore. Pertanto, il paziente danneggiato deve allegare un inadempimento qualificato, ossia “astrattamente efficiente alla produzione del danno”  ( Cass. S.U. 577/2008).

Quindi, nei giudizi di risarcimento del danno da responsabilità odontoiatrica, è onere del paziente dimostrare il nesso causale tra condotta negligente imprudente del  dentista e danno  arrecato, fornendo  la prova che la condotta dell’odontoiatra è stata causa del danno, dovendo in difetto la domanda essere rigettata (Cass. 3704/2018; Cass. 27606/2019).

CTU medico legale in ambito odontoiatrico.

Riguardo il consulente tecnico di parte odontoiatra forense è bene sottolineare l’incompatibilità tra il ruolo di odontoiatra curante e odontoiatra consulente forense, previsto dall’art. 62 del Codice di Deontologia Medica.

L’odontoiatra che svolge attività medico-legale e accertamento odontologico-forense deve prendere coscienza dei propri limiti in assenza di quei presupposti culturali, metodologici e formativi che caratterizzano la medicina legale e l’odontologia forense.

Il modo migliore per valutare una responsabilità professionale odontoiatrica è attraverso la consulenza collegiale di un medico legale e di un odontoiatra esperto in medicina legale e odontologia forense.

 

Per denunciare un danno causato dal dentista potete esporre il  vostro  caso scrivendo  a info@adism.it