Chi ha ragione negli incidenti stradali?
Quanto si verifica un incidente stradale non sempre si è ragionevoli ad ammettere le proprie responsabilità, anche nei casi più gravi, come in ipotesi di omicidio stradale, sia per sottrarsi alle conseguenze previste dalla legge con l’aggravamento delle pene introdotte che, nonostante la copertura assicurativa obbligatoria e la previsione del Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada ( in ipotesi di veicolo non identificato o non assicurato ) per non rispondere dei danni cagionati anche a sé stessi.
Quella di non ammettere le proprie responsabilità quando si causa un incidente stradale è una cattiva prassi, frutto della mancanza di senso civico ed educazione stradale, che non appartiene a tutti, causa di molti problemi relativamente all’accertamento della colpa, non sempre facilmente evitabile, tenuto conto anche del disposto di cui all’art. 2054 del codice civile.
Come stabilire la colpa in un incidente stradale?
La norma cardine del nostro impianto civilistico in tema di responsabilità da circolazione stradale è dettata dall’articolo 2054 del codice civile che stabilisce una presunzione di colpa a carico di tutti i conducenti che hanno avuto l’incidente, ad eccezione del tram che ha precedenza per la guida su rotaie.
Nel caso di scontro tra veicoli si deve, pertanto, presumere, fino a prova contraria, che ciascuno dei conducenti ha concorso ugualmente a produrre il danno subito dai singoli veicoli: questo significa che il conducente di un veicolo è sempre obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o a cose dalla circolazione, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno.
La prova della colpa di un incidente stradale grava, pertanto, sul conducente del veicolo rimasto coinvolto che è tenuto a fornirla per essere scagionato da ogni responsabilità dovendosi, in difetto ed in mancanza di altre prove, presumere sempre concorso di colpa.
Come fornire la prova di non avere provocato l’incidente stradale?
Quando si verifica un incidente stradale bisogna sempre chiamare le Autorità per gli accertamenti del caso. I reparti della Polizia Stradale, o i Carabinieri, intervenuti sul posto dove è avvenuto l’incidente procedono con le indagini e a redigere il verbale di incidente stradale lasciando il foglio di scambio delle generalità alle persone rimaste coinvolte e ai feriti, atteso che il verbale potrà essere consegnato solo una volta conclusi i termini per le indagini, dopo 30, 60, o 90 giorni.
- Il verbale di incidente stradale contiene le dichiarazioni delle persone rimaste coinvolte nell’incidente che hanno valore probatorio, in caso di ammissione di responsabilità del conducente e contiene, altresì, le dichiarazioni di eventuali testimoni ed i rilievi dell’incidente dalla cui dinamica è possibile desumere le responsabilità.
- Le dichiarazioni testimoniali di eventuali persone presenti ai fatti che hanno assistito e visto la dinamica dell’incidente stradale sono fondamentali per l’attribuzione della responsabilità, tenuto conto dell’obbligo di rispettare il codice della strada, indossare la cintura di sicurezza, il casco su motocicli e rispettare i limiti di velocità sia nei centri urbani che extra urbani.
- I rilievi di incidente stradale vengono eseguiti da personale preparato dei reparti della Polizia Stradale e delle Forze dell’Ordine e descrive lo stato dei luoghi e le modalità con cui si è verificato lo scontro tra mezzi, i danni riportati a persone e cose, il punto esatto dell’urto, nome della strada e geo localizzazione per determinare dove è avvenuto l’incidente, la direzione percorsa dai veicoli, le condizioni metereologiche, nonché dell’asfalto e di illuminazione, descrizione del punto d’urto tra i mezzi coinvolti e relativi danni visibili, della segnaletica stradale se presente ed eventuali tracce di frenata sull’asfalto. Elementi tutti che, se esaminati da personale specializzato, possono essere utili a ricostruire con precisione la dinamica del sinistro, attribuendo le relative responsabilità.
Rispettare le norme del codice della strada
Rispettare le norme del Codice della Strada è essenziale sia per la propria ed altrui sicurezza che per non incorrere nel concorso di colpa in caso di incidente stradale che può essere attribuito, oltre che per il mancato rispetto della segnaletica stradale e dei limiti di velocità, anche per il mancato utilizzo della cintura di sicurezza.
- Indossare la cintura di sicurezza: tutti gli occupanti di un veicolo, sia su sedile anteriore che posteriore, devono indossare sempre la cintura di sicurezza che attenua le lesioni e può salvare la vita, se correttamente allacciata, in caso di scontro tra mezzi. Chi non indossa la cintura di sicurezza contribuisce in maniera colposa al verificarsi del danno, la cui quantificazione in misura percentuale in termini di concorso di colpa è rimessa all’accertamento del giudice di merito, con conseguente riduzione del risarcimento dovuto al danneggiato all’esito degli accertamenti medico legali.
- Rispettare i limiti di velocità: il conducente che non rispetta i limiti di velocità, anche se non ha causato l’incidente, perché per esempio l’altro conducente viaggiava contromano o non rispettava lo stop, è ritenuto anch’egli, ma in misura inferiore, responsabile con riferimento ai maggiori danni subiti, che si sarebbero potuti evitare se si fosse attenuto al rispetto dei limiti di velocità. Tuttavia, una sentenza della Corte di Cassazione ( n. 34163/ 22 ) ha stabilito che il superamento del limite di velocità, se ininfluente nella dinamica del sinistro, deve lasciare escludersi il concorso di colpa; questione da valutare comunque sempre caso per caso.
- Rispettare la segnaletica stradale: rispettare sempre gli stop e l’obbligo di dare precedenza ai veicoli che provengono da destra, poiché in caso di scontro tra mezzi in circolazione, si presume che abbia sempre ragione chi proveniva da destra o percorreva la strada principale, rispetto ad arterie secondarie che vi si immettono. Un problema si presenta nel caso di segnaletica stradale usurata come nel caso delle strisce pedonali non sempre facilmente riconoscibili che, tuttavia, non esonera mai l’investitore dal prestare attenzione alla guida anche ad eventi straordinari e a mantenere una condotta prudente di guida.
- usare l’indicatore di direzione per gli spostamenti di corsia e le svolte a sinistra, o destra; molto incidenti sono causati perché non viene azionata la freccia durante una manovra e coinvolgono soprattutto i motociclisti a causa del mancato utilizzo della freccia da parte del conducente di un’ autovettura. Chiaramente non basta avere azionato la freccia per avere ragione, poiché bisogna sempre rispettare la segnaletica e le norme del codice della strada che invita alla prudenza, essendo buona regola guardare dallo specchietto retrovisore prima di azionare la freccia ed effettuare una svolta per sincerarsi che non sopraggiungano altri veicoli o motocicli da tergo.
- mantenere la distanza di sicurezza sia nelle strade ad alto scorrimento di velocità che nei centri abitati tenuto conto che il mancato rispetto della distanza di sicurezza è tra le principali cause di incidenti stradali ed il tamponamento per tutta evidenza vale come prova di responsabilità del conducente che non si è attenuto alle norme del codice della strada.
- mettersi alla guida in perfette condizioni psico fisiche significa non guidare quando si è stanchi, per evitare colpi di sonno alla guida che sono causa di molti incidenti stradali mortali ed incidenti in cui si riportano lesioni gravi; non guidare in stato di ebbrezza, se si sono assunti alcol, droghe o psicofarmaci che limitino la lucidità alla guida.
Obbligo solidale tra conducente, proprietario e assicurazione
Il 3° comma dell’articolo 2054 del codice civile prevede la responsabilità in solido del proprietario del veicolo con il conducente, a meno che il primo non provi che la circolazione del veicolo è avvenuta contro la sua volontà, circostanza in vero molto difficile da provare.
Ad ogni modo la Legge sull’Assicurazione Obbligatoria n. 990 istituita nel 1971 obbliga tutti i mezzi omologati per potere circolare ad avere una copertura assicurativa, che manleva il conducente ( salvo gravi casi ) ed il proprietario del veicolo che ha causato l’incidente, obbligando di fatto l’assicuratore a risarcire i danni, a seconda che si applichi la fattispecie di cui all’art. 149 ( indennizzo diretto ) o 148 del Codice delle Assicurazioni Private e sempre che la richiesta di risarcimento danni sia effettuata entro 2 anni dall’incidente.
Nel caso di veicolo non assicurato, o pirata della strada, opera il Fondo di Garanzia delle Vittime della Strada, secondo quanto previsto dal Codice delle Assicurazioni Private, costituito presso la Consap, Concessionaria dei Servizi Assicurativi Pubblici che provvede ogni anno ad istituire per ogni regione una Compagnia Assicurativa operante nei casi previsti dalla normativa.
Come evitare il concorso di colpa negli incidenti stradali
Per evitare il concorso di colpa negli incidenti stradali, quando non si hanno responsabilità, il consiglio migliore è quello di affidarsi da subito a professionisti esperti del settore che possano espletare tutte le pratiche necessarie volte sia alla ricerca di testimoni ed acquisizione delle relative dichiarazioni, ove siano stati presenti ai fatti ed abbiano rilasciato le proprie generalità alle Autorità, ovvero partecipare alle indagini nel casi di omicidio stradale senza che vi sia inquinamento, od occultamento di prove.
Per questo ADISM – Associazione Difesa Infortunati Stradali, da oltre 25 anni leader nel settore del risarcimento per gravi lesioni derivanti da incidente stradale e risarcimento agli eredi per incidenti stradali mortali ha istituito un Pronto Soccorso Infortunistica Stradale al quale ci si può rivolgere per affidare il proprio caso.
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