Dati Istat sugli incidenti stradali.
Per quanto riguarda il 2017, i dati sugli incidenti e le vittime evidenziano come in Italia la media è maggiore rispetto a quella europea di 6 punti. Ecco, in dettaglio, i numeri che emergono dal lavoro dell’Istat.
Gli incidenti stradali con lesioni sono stati 174.933, in leggera diminuzione rispetto al 2016. Tuttavia sono aumentate le vittime: 3378 decessi (calcolando quelli entro 30 giorni dall’incidente), ossia una percentuale di +2,9% rispetto all’anno precedente; 246.750 feriti.
Si ha quindi un tasso di mortalità di 55,8 vittime per milione di abitanti, mentre nel 2016 era di 54,2. Fortunatamente, se si analizzano i dati a partire dal 2010, le vittime sono diminuite del 17,9%.
Nei 28 Stati membri dell’Unione Europea il numero delle vittime è diminuito dell’1,6% ma in modo non uniforme. Se si confronta il tasso di mortalità stradale medio europeo (espresso per milione di abitanti) con quello italiano, si nota che quello europeo è quasi 6 punti minore rispetto a quello italiano (49,7 contro 55,8).
La Svezia conta 25,3 vittime per milione di abitanti, il Regno Unito 27,1; nelle ultime due posizioni, la Bulgaria 99,3 e la Romania 96,0. L’Italia è scesa dal 14° posto del 2016 al 18°.
CATEGORIE PIÙ A RISCHIO
Le categorie più colpite nel 2017 sono state i motociclisti, con 735 decessi e un aumento dell’11,9% rispetto al 2016, e i pedoni (600 vittime, +5,3%).
Gli automobilisti deceduti sono stati 1464, in lieve calo rispetto al 2016; anche i ciclisti che hanno perso la vita sono diminuiti (254, -7,6%), così come i conducenti di ciclomotori (92, -20,7%). Il numero di feriti gravi, 17.309, si è mantenuto ostante.
I mesi più pericolosi per quanto riguarda gli incidenti stradali sono giugno e luglio, in prossimità delle vacanze.
STRADE PIÙ PERICOLOSE
Sono, nell’ordine, le autostrade (comprese le tangenziali e i raccordi), le strade extraurbane e quelle urbane. Nelle vie dei grandi centri abitati si è invece registrata una diminuzione delle vittime del 5,8%.
CAUSE DEGLI INCIDENTI
La causa principale degli incidenti stradali è la distrazione. Seguono il mancato rispetto del segnale di Stop e delle precedenze e l’elevata velocità.
I dati vanno interpretati anche in considerazione del fatto che nel corso del 2017 le prime immatricolazioni di veicoli sono cresciute del 7% rispetto al 2016.
COSTI PER L’ITALIA
La ricaduta economica e sociale degli infortuni subiti dalle persone a causa degli incidenti stradali costa all’Italia 19,3 miliardi di euro, pari all’1,1% del PIL (Prodotto Interno Lordo).