Come fare richiesta per il risarcimento del danno

Last Updated on 18 Agosto 2024 by Gianluca Sposato

Come fare richiesta per il risarcimento del danno per malasanità?  

Una delle domande più frequenti quando si è rimasti vittima di un errore medico è come fare richiesta per il risarcimento danni.

La salute è un diritto, come ben sappiamo, sancito dalla Costituzione italiana, che all’articolo 32 ne determina i principi.

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”.

La legge, in tale senso, ci dice, in modo inequivocabile, che il medico in nessun caso può violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. 

Da questa base si struttura tutto il sistema sanitario italiano.

Lo specialista che opera e la struttura sanitaria stessa in cui il malato si affida, in questo caso soprattutto pubblica, deve garantire, tutte le cure doverose e la massima professionalità e tempestività, nell’erogazione delle cure mediche.

Ogni trattamento medico sbagliato, o comportamento considerato non incline alla buona prassi sanitaria, è da considerarsi un caso di malasanità che non può e non deve passare inosservato. 

Sul punto invitiamo a leggere l’articolo: norme di riferimento per una buona pratica ospedaliera.

Cosa è la malasanità? Definizione della responsabilità medica

Per comprendere come fare richiesta per il risarcimento del danno a seguito di un episodio di malasanità, non si può prescindere dalla definizione di responsabilità medica.

Con il termine malasanità si intende quella carenza generica della prestazione dei servizi professionali rispetto alle loro capacità che causa un danno biologico suscettibile di accertamento medico legale al soggetto beneficiario della prestazione.

Certo è, che nel corso del tempo, sono state molte le definizioni di tale evento; lo studioso statunitense Rosenthal nel 1995 definiva un episodio di malasanità come “una evidente e dimostrata mancanza di conoscenza e/o abilità nella conduzione della pratica clinica”. 

Da ciò ne emerge che ogni tipo di caso sanitario considerato non incline alla buona prassi, o di dubbia professionalità, merita di essere segnalato alla legge affinché le autorità competenti facciano il loro lavoro per salvaguardare i diritti del malato.

Ciò anche nei casi  più gravi di decesso ospedaliero e morte del paziente, in cui i familiari della vittima hanno diritto al risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale.

Come fare richiesta per il risarcimento del danno: chi può commettere l’errore sanitario?

Le figure che possono essere soggette a commettere errori sono:

  • il medico, il medico di base e la guardia medica
  • il chirurgo, il primario ed il dirigente medico che ha l‘obbligo di  sorveglianza del paziente
  • l’infermiere e il personale paramedico.

In un caso di evidente malasanità, si individuano due tipi di responsabilità:

  1. la prima è delineata come quella attribuita alla persona quale medico o specialista, che può essere il principale responsabile del materiale del danno;
  2. la seconda da attribuirsi invece alla struttura sanitaria ove è avvenuto l’episodio illecito.

Quali possono essere esempi di casi di malasanità?

La procedura di risarcimento danni per errore medico e malasanità

Come fare richiesta per il risarcimento del danno che rientrano nell’ambito della  responsabilità medica e malasanità?

La legge n.24 del 2017, Legge Gelli Bianco, ha ridefinito la procedura di risarcimento per la responsabilità medica, per il risarcimento dei danni da malasanità.

E’ stato introdotto l’obbligo di contrarre assicurazione per responsabilità medica per i medici e le strutture sanitarie per coprire danni arrecati a pazienti in caso di errori medici.

La richiesta di risarcimento danni per errore medico deve essere inoltrata alla struttura sanitaria che ha erogato la prestazione sanitaria, anche se è stata fornita in regime di intramoenia, e al medico responsabile.

Il paziente che lamenti di avere subito un errore medico è tenuto a fornirne la prova attraverso una consulenza medico legale di parte che attesti l’accertamento medico legale del danno causato durante la degenza, o l’esecuzione del trattamento medico.

Spetterà, poi, alla struttura sanitaria e al medico responsabile dell’inadempimento della prestazione medica dimostrare di  avere operato con diligenza, o che il danno è stato causato da un evento imprevedibile.

Sul tema invitiamo  a leggere anche l’articolo già pubblicato: l’accertamento  della colpa medica.

E’ sempre possibile, poi, denunciare anche penalmente la responsabilità del professionista sanitario responsabile dell’errore medico, fornendo la prova che il danno al paziente è stato causato da condotta colposa per imprudenza, imperizia e negligenza.

Ad ogni  modo  occorre sempre distinguere se il medico ha operato in adempimento  di una obbligazione contratta con il paziente o meno  dovendosi fare riferimento sempre alla distinzione tra la responsabilità contrattuale ed extra contrattuale. 

Infatti, quando il medico opera come libero professionista, si stabilisce un rapporto contrattuale con il paziente, con inversione dell’onere della prova circa il mancato e/o errato adempimento sanitario e prescrizione decennale per l’azione di risarcimento danni.

Diverso è il caso della responsabilità extra contrattuale della struttura sanitaria che è chiamata a difendersi essendo, in questo caso, l’onere della prova a carico del danneggiato, la cui azione di risarcimento danni è soggetta al termine di prescrizione di 5 anni.

Per questo, quando si è in un evidente caso di sanità gestita in modo inappropriato, il soggetto portatore del danno o i familiari devono rivolgersi ad un avvocato specializzato in responsabilità medica, che illustrerà quelli che sono i diritti, studierà i documenti e le pratiche per definire e dimostrare, dinanzi al giudice i danni subiti. 

La figura dell’avvocato malasanità è fondamentale per raccogliere e studiare la documentazione per avere il risarcimento del danno subito, a cui possono rivolgersi gli stessi portatori del danno, o i prossimi congiunti per il danno  riflesso e danno da morte.

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