Danno da morte, quando va risarcito?

Last Updated on 24 Marzo 2024 by Gianluca Sposato

Danno da morte, quando va risarcito?

Il risarcimento per la morte di un familiare è sempre dovuto?

Se il decesso del familiare si è verificato per un fatto illecito, come nel caso di omicidio stradale e, dunque,  è imputabile a condotta di terzi, la risposta è si: il risarcimento per la morte di un familiare è sempre dovuto.

Il risarcimento del danno nell’omicidio stradale, tuttavia, presenta molte difficoltà sia in ordine alla responsabilità dell’investitore che per la prova del  vincolo affettivo, richiesta dalla giurisprudenza.

La morte di un familiare, quando avviene per colpa altrui, a livello giuridico ha conseguenze sia in ambito penale che in ambito civile.

Tralasciando gli aspetti di carattere penale, di cui è lo Stato nella persona del  Pubblico Ministero a farsi portatore, il risarcimento del danno trova tutela  in sede civile nell’art. 2043 del codice civile.

Questa norma cardine per la responsabilità civile stabilisce che chiunque cagiona ad altri un danno ingiusto è tenuto a risarcirlo.

Ciò determina il diritto al risarcimento del danno da morte agli eredi per il danno conseguente la perdita del rapporto affettivo con il loro familiare.

Rivolgersi ad Adism ed esporre dettagliatamente il proprio caso rappresenta la scelta migliore per salvaguardare i propri diritti, ricevere l’assistenza ed il sostegno psicologico necessari.

Adism offre il supporto legale dei migliori avvocati e medici legali del settore per esperienza e professionalità che, operano senza anticipo di spese, garantendo la gratuità dei servizi dalla fase iniziale fino a conseguimento del risultato.

Danno da morte quando va risarcito? Incidenti stradali e responsabilità medica

Adism ha ottenuto l’apprezzamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’attività che svolge a livello governativo e l’impegno in favore dei cittadini.

La nostra Associazione è specializzata nel risarcimento del danno nella sua componente globale, in particolare il danno da morte.

Il danno per la perdita di un familiare in incidenti stradali che, purtroppo, rappresenta la prima causa di mortalità tra i più giovani.

Il danno per casi  di malasanità, per morti in sala operatoria e decesso ospedaliero, decesso dovuto a responsabilità medica per errata od omessa diagnosi, morti da esalazioni tossiche, come per l’Ilva a Taranto.

Il nostro compito è assistere gli eredi della vittima morta per colpa altrui ai fini di tutelare i loro diritti e conseguire il risarcimento dei danni subìti.

Nel nostro ordinamento giuridico il risarcimento del danno ha una funzione riparatoria e non satisfattiva e che non esiste alcun risarcimento che possa riparare al dolore per la perdita di un familiare.

In che misura il danno da morte di un familiare deve essere risarcito?

Una volta chiarito quando il danno da morte va risarcito, ovvero in presenza di  responsabilità per fatto illecito da parte di terzi, dobbiamo comprendere in  che misura spetta il risarcimento ai familiari.

Danno  da morte le quote per gli eredi: innanzi tutto bisogna distinguere il danno non patrimoniale dal danno patrimoniale.

Il danno non patrimoniale si riferisce al danno connesso alla perdita della vita e, dunque, la mancanza ed il vuoto venutisi a creare per il fatto illecito.

Il danno patrimoniale è riferito alla perdita della forza lavoro e, dunque,  dell’apporto economico nel nucleo familiare a causa della morte del proprio caro.

La misura del danno dipende da varie componenti a cominciare dall’età della vittima e degli aventi diritto, dal  grado di parentela e dalla convivenza, o meno, per quanto attiene al danno strettamente non patrimoniale.

Per quanto riguarda, invece, il danno patrimoniale occorrerà fare riferimento, più che all’attività lavorativa, alla capacità reddituale della persona rimasta uccisa.

Chi paga i danni per la morte di un familiare?

Se esiste una copertura assicurativa sono le compagnie di assicurazione, per questo è richiesta una competenza specifica dell’avvocato, oltre che in diritto  civile e responsabilità civile, specificamente in materia assicurativa.

Il responsabile in solido, una volta accertata la sua responsabilità è tenuto al pagamento de  danni liquidati dal giudice, o determinati a seguito dell’accordo raggiunto a seguito di trattativa.

Negli incidenti stradali essendovi l’obbligo di assicurazione con un massimale fino a 7.500.000,00 di euro l’assicurazione manleva e tiene indenne l’investitore responsabile della morte del familiare ucciso.

Per i veicoli non assicurati, o i pirati della strada, esiste un Fondo Vittime Garanzia della Strada e si applica una particolare procedura.

Nei casi di responsabilità medica, o malasanità, sono responsabili in solido la struttura ospedaliera, clinica o casa di  cura, con il chirurgo o il medico  responsabile del decesso ospedaliero.

Anche in questi casi subentrano le coperture assicurative, per quanto le assicurazioni tendano nella maggior parte dei casi a tutelare i propri interessi e non volere pagare.

Per ricevere assistenza gratuita chiamare 347.8743614 o inviare mail info@adism.it

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