Il risarcimento del danno nell’omicidio stradale

Last Updated on 24 Marzo 2024 by Gianluca Sposato

Il risarcimento del danno nell’omicidio stradale

I parenti che hanno diritto al risarcimento del danno per la morte di un familiare provocata da un incidente stradale sono: i genitori, i figli, i fratelli, i nonni ed il coniuge.

Il Tribunale di Roma riconosce il diritto al risarcimento per morte incidente stradale,  anche per la perdita del rapporto affettivo agli zii ed ai cugini. 

Secondo la Cassazione, tuttavia, bisogna provare il vincolo affettivo, che si può desumere anche presuntivamente. 

Sono state pubblicate nel mese di marzo le Tabelle di liquidazione del Danno del Tribunale di Milano per l’anno 2021 che prevedono una diminuzione degli importi per i familiari delle vittime della strada.

Quando un proprio parente è stato ucciso in un incidente stradale, i suoi familiari, secondo l’orientamento della Cassazione, devono fornire la prova del vincolo affettivo per potere chiedere il risarcimento del danno da morte.

Bisogna fornire la prova della sofferenza per la perdita del proprio congiunto, per avere diritto al risarcimento del danno parentale.

Questa prova si può acquisire anche in via presuntiva, ovvero a seconda di quello che un giudice voglia ritenere, secondo il suo prudente apprezzamento.

Il risarcimento del danno nell’omicidio stradale e la prova del vincolo affettivo  

Il primo grosso problema da superare è, pertanto, quello relativo alla prova del vincolo affettivo cui sarebbe legata la possibilità di avere il risarcimento del danno da parte degli eredi della vittima.

Dunque, della sofferenza per la perdita del proprio caro, senza di cui non si  avrebbe diritto ad alcun risarcimento del danno.

Problema che si pone con particolare riguardo per alcune categorie della vittima non conviventi, come i fratelli ed i nonni e che ci fa porre la domanda: danno da morte quando va risarcito?

Per quanto riguarda gli zii ed i cugini è del tutto singolare come il Tribunale di Milano tenda ad escluderli categoricamente, al  contrario del Tribunale di Roma.

Con un contrasto che crea non pochi problemi in ordine alla possibilità per tali  parenti di ottenere un risarcimento per la perdita del rapporto affettivo con un proprio familiare che è rimasto vittima di un incidente stradale mortale.

Un ragionamento quello della prova della sofferenza per la perdita del familiare che pare disumano, fuori da ogni logica ed etica, ma soprattutto contro ogni principio di diritto.

In palese contrasto e violazione dei diritti fondamentali della Costituzione, che fa molto comodo alle compagnie di assicurazioni pronte a liquidare somme irrisorie o niente, risparmiando miliardi di euro.

La questione di legittimità costituzionale della prova del vincolo affettivo per il danno parentale

Sul punto relativo alla prova della sofferenza per la perdita del proprio caro quale condizione per avere diritto al risarcimento del danno, l’Avvocato Gianluca Sposato, Presidente di  Adism, ha sollevato una questione di legittimità costituzionale.

Adism assiste in tutta Italia i familiari delle vittime della strada ottenendo risarcimenti da parte di compagnie assicurative anche oltre il massimale di polizza assicurato.

In favore di genitori che hanno perso i propri figli in incidenti stradali e famiglie spezzate dal dolore per la perdita dei propri congiunti.

Adism ha sostenuto, in un giudizio di risarcimento danni relativo ad omicidio stradale, la questione di legittimità costituzionale per violazione degli  articoli  2, 3 e 32 della Costituzione.

Atteso che l’uccisione di un familiare in un incidente stradale rappresenta il più grande sconvolgimento che possa capitare nella vita di un essere umano.

Negare che l’uccisione di un familiare costituisca violazione dei diritti degli eredi è nozione contraria ai principi basilari del sentire sociale e del diritto che è chiamato a tutelare la salute, la dignità sociale e l’uguaglianza sostanziale dell’individuo di fronte alla legge.

L’udienza si discuterà in Corte di Appello a Roma, dopo un secondo rinvio dalla Cassazione, il prossimo 29 aprile in una causa promossa dai fratelli di una delle tante vittime della strada che hanno ottenuto ragione dopo anni di battaglie solo in Cassazione.

I fratelli della vittima si vedono chiedere indietro i soldi ricevuti a titolo di risarcimento danni per la morte del loro fratello che viveva all’estero, perché non avrebbero provato il dolore patito per la perdita dell’amato fratello, mai dimenticato.

Il risarcimento del danno nell’omicidio stradale e gli importi per i familiari

Importi ridotti per i familiari delle vittime della strada ed esclusione degli zii e dei cugini dalle Tabelle di Milano

Sono molte le Associazioni che si sono unite ad Adism ed hanno criticato  apertamente il responso cui sono giunti i giudici milanesi con riferimento ai  criteri stabiliti per il risarcimento da danno parentale.

Un criterio a tutto vantaggio delle compagnie di assicurazione, sia in ordine alla categoria degli aventi diritto, che ai  relativi importi riconosciuti a titolo di  risarcimento del danno per la morte del proprio figlio, genitore, fratello, o nipote.

Restano esclusi i cugini e gli zii cui, invece, il Tribunale di Roma, in aperto contrasto con il Tribunale di Milano, attribuisce il diritto a richiedere il risarcimento del danno per la morte del proprio parente.

Dunque le Tabelle del Tribunale di Milano 2021 indicano come aventi diritto solo i parenti più prossimi del defunto: i  genitori per la morte del  figlio, i figli  per la morte dei genitori, i fratelli per la morte dei fratelli ed i nonni per la morte dei  nipoti.

Importi agli eredi di chi è morto in un incidente stradale

Circa gli importi riconosciuti dalle Tabelle del danno di Milano viene indicata una forbice molto ampia a totale discrezionalità del giudice, o di chi è chiamato a liquidare il danno, sulla base proprio dell’intensità  dimostrata del rapporto  affettivo, che va:

da un minimo di 168,250,00 euro ad un massimo di 336.500 euro

  • per i genitori che hanno perso un figlio
  • per i figli che hanno perso un genitore
  • per il coniuge non separato

da un minimo di 24.350,00 ad un massimo di 146.120,00

  • per i fratelli che abbiano perso un fratello
  • per i i nonni che abbiano perso un nipote

Si tratta di valori aleatori, nettamente più bassi rispetto a quelli indicate nelle Tabelle del Tribunale di Roma.

Importi che consentiranno alle compagnie di assicurazione, richiamandosi ad orientamenti altalenanti della Cassazione, di liquidare valori minimi ai familiari  delle vittime della strada.

Se non addirittura non liquidare nulla a chi ha perso un familiare in un incidente stradale, contestando la mancata prova del vincolo affettivo, ovvero la mancata prova del dolore subito per la perdita del familiare ucciso in un incidente stradale.

Importi del tutto inadeguati e discriminatori che mai potranno colmare il vuoto per la perdita del proprio caro che ha perso la vita in una tragedia stradale.

Adism con il proprio comitato tecnico scientifico, anche nell’ambito del Gruppo Danno alla Persona dell’Osservatorio sulla Giustizia Civile, ha chiesto di rivedere gli importi del danno da morte al rialzo.

Se hai bisogno di aiuto non esitare a scriverci, ADISM è a tua completa disposizione! Il servizio è gratuito. Chiama ora il numero nazionale 347.8743614, o scrivi a info@adism.it 

    Contattaci

    Indice

    Torna in alto